Lorenzo Donzelli è nato a Fermo il 27/7/1994; secondogenito di una sorella di soli 14 mesi più grande di lui, sorella da sempre amata ed ammirata, il suo costante esempio da seguire. Un amore fraterno reciproco: insieme sono stati alleati, insieme sono cresciuti in una grande famiglia che in seguito si è completata con l’arrivo di altri quattro cugini, sempre tutti uniti, nonostante le età diverse e le diverse strade intraprese.
Non mancavano mai di immortalarsi, tutti insieme, ogni volta sempre immancabilmente in sei, in ogni occasione su ogni foto ricordo.
Durante il suo percorso scolastico ha incontrato amici che sono rimasti tali per sempre, anche dopo la scuola. La scuola: a dire il vero un cammino non sempre facile per lui (quella prima sufficienza in latino raggiunta a fatica dopo ore ed ore di ripetizioni); ma poi anche il diploma è stato raggiunto.
Poi la scelta dell’università: tanti dubbi all’inizio, per poi scegliere, insieme al suo più grande amico, la facoltà di Informatica a Perugia.
Non si è mai laureato, ma parlava di quegli anni trascorsi a Perugia come anni meravigliosi, anni in cui ha conosciuto altri cari amici e rafforzato con la lontananza le amicizie che già aveva.
Nonostante Lorenzo sia cresciuto ed abbia respirato tennis sin da piccolo, grazie anche al fatto che la famiglia gestisce da tanti anni un circolo tennis, la passione per questo sport non lo ha catturato subito.
Ci sono voluti anni, anni in cui ha praticato nuoto, calcio, scherma, kick boxing, calcio a 5, anni in cui ha praticato tutto, fuorchè il tennis! Tutti sport diversi dal tennis, quasi a voler dimostrare a sè stesso e agli altri le sue qualità in altre discipline, diverse dallo sport di famiglia, quasi a voler distinguersi per altre doti e capacità, e non solo sportive, quasi ad affermare la sua individualità, la sua libertà di scelta per uno sport che non fosse solo il tennis. Ma poi si è definitivamente dedicato a quello che sarebbe stato il suo vero e unico sport. Con il tempo, lavorando sempre più a tempo pieno all’interno del club di famiglia, ha iniziato a giocare con più continuità, allenandosi poi regolarmente. Poi i primi tornei, le prime sfide, la miglior classifica raggiunta di terza categoria.
Insieme ai primi risultati crescevano in lui passione e dedizione. Fino alla svolta della sua completa dedizione all’insegnamento, con tanta convinzione da riuscire ad ottenere la qualifica di Istruttore di tennis.
Quello che inizialmente era un semplice lavoro, ora, grazie alla crescente passione per il tennis, era diventato un obiettivo di vita professionale al quale dedicare se stesso, le sue idee, i progetti, e mille ambizioni.
Lorenzo, crescendo e maturando in quello che a poco a poco sarebbe diventato il suo ambiente naturale, è diventato alla fine un punto di riferimento per tanti appassionati che ne hanno apprezzato professionalità competenza, disponibilità e cortesia.
Così come era diventato un punto di riferimento per la gestione dell’impianto sportivo di famiglia: come addetto alla manutenzione dei campi da tennis, avendo negli anni acquisito un notevole bagaglio di esperienze tecniche e strutturali indispensabili per la corretta conduzione di un circolo tennis, Lorenzo era divenuto IL punto di riferimento del “suo” circolo tennis. E senza esagerare lo sentiva proprio suo. E forse è questo il motivo per cui il circolo tennis oggi porta il suo nome.
Oggi Lorenzo non c’è più. Non abbiamo avuto il tempo di apprezzarlo pienamente: con il suo profilo basso, modesto e per certi versi timido di carattere, non ha consentito fino in fondo, neanche chi gli era a fianco, di percepire la forza dirompente del suo amore e del suo sincero altruismo.
Solo in questi tristissimi giorni scopriamo davvero come in tanti avessero quotidianamente bisogno di lui e contassero su di lui.
E ci manca la sua solita battuta, che introduceva ogni più disparata critica all’operato di chi gli stava vicino: “posso fare un’osservazione ?”